Gli amori difficili è una raccolta di racconti scritti da Italo Calvino e
pubblicati in volume per la prima volta nel 1958 da Einaudi. Sono quindici
racconti suddivisi in due parti disomogenee: la prima, dal titolo Gli amori difficili, raccoglie i primi
tredici, dedicati alle avventure di diversi personaggi (L’avventura di un soldato, L’avventura di un bandito,…); la seconda
parte è intitolata La vita difficile,
ed è composta dagli ultimi due racconti, più lunghi: La formica argentina e La
nuvola di smog. I quindici scritti sono preceduti da una “presentazione”
scritta da Calvino stesso, in cui l’autore introduce non solo la sua opera, ma
anche la sua biografia e la critica che ha incontrato la sua raccolta di
racconti. Non sono racconti d’amore, bensì storie di amori cercati e spesso
mancati, storie di silenzi e di vuoti comunicativi, dove il soggetto non può
fare altro che rassegnarsi a constatare la quotidianità con le sue bruttezze (come nell’ Avventura di un poeta) e con i suoi incanti momentanei e lontani (come nel caso dei
protagonisti del racconto La formica
argentina).
Ripropongo
qui il racconto più corto – per ragioni di spazio – ma probabilmente anche il
più tenero e struggente: L’avventura di due sposi. Mario Monicelli ne ha tratto il
cortometraggio Renzo e Luciana (che
rappresenta un episodio del film Boccaccio ’70), e Sergio Liberovici l’ha
musicata e intitolata Canzone triste.
È
la storia di un amore assodato e confermato dal vincolo matrimoniale già dal titolo, ma non per questo condiviso: la quotidianità urbana di due innamorati
che riescono a incontrarsi solo nel caldo solco lasciato dall’altro nel letto che
entrambi ritrovano vuoto.
L'avventura di due sposi in Gli amori difficili (Milano: Mondadori, 2013), pp.109-113.