Tra spiriti e cadaveri



Delitto a Villa Rose

di A.E.W. Mason
edizioni Newton

Pagine: 159
Prezzo: € 2,50


Delitto a Villa Rose è il primo romanzo poliziesco scritto dal famoso Alfred Edward Woodley Mason, e in seguito inserito da John Dickinson Carr tra i migliori dieci romanzi polizieschi mai scritti.
Ci troviamo in Francia ad Aix-les-Bains, e a villa Rose la padrona di casa, Madame Dauvray, viene trovata brutalmente strangolata nel salone della villa.
La vedova Dauvray è ricca ed eccentrica nonché appassionata di spiritismo; con lei vivono una giovane e affascinante ragazza, Cinzia, e la cameriera di mezza età, donna molto sobria e ligia.
Per far luce sul delitto e risolverlo velocemente viene richiesto l'aiuto del famoso ispettore Hanaud della Suréte di Parigi, il quale si trova lì per puro caso dato che è appena ad Aix in villeggiatura.
Il caso si dimostra più difficile del previsto, e un secondo assassinio evidenzia la necessità di agire in fretta ed efficacemente.
Inoltre sembra che lo scopo del delitto sia quello di rubare la collezione di gioielli di Madame Dauvray, ma sorprendentemente essi vengono ritrovati ancora al loro posto nella camera da letto della vedova. Tra l’altro, Cinzia è scomparsa e molte delle prove ritrovate all'interno della villa vanno a suo sfavore.
Compito di Hanaud è quello di far luce sui delitti e consegnare alla giustizia il colpevole; ma non è così semplice, il sagace e scontroso ispettore dovrà districarsi tra falsi indizi, testimonianze poco attendibili e scambi di persona: chi sarà mai l'assassino?
Il metodo narrativo di Mason è straordinariamente coinvolgente; il lettore vive gli avvenimenti attraverso gli occhi di Mr. Ricardo, amico di Hanaud e raffinato gentiluomo di mezza età nonché appassionato di mistero.
La coppia è un ottimo binomio. Mr. Ricardo spesso si improvvisa acuto investigatore vantandosi delle proprie deduzioni, che immancabilmente Hanaud smonta senza farsi scappare nessuna occasione per fare pungente sarcasmo sull'ingenuità dell'amico, che dal canto suo si limita ad imbronciarsi fino alla prossima deduzione scorretta. Questo espediente consente di sdrammatizzare su alcuni eventi, e a volte l'ironia di Hanaud è capace di provocare nel lettore non poche risate. Come se non bastasse, Hanaud non svela mai le proprie deduzioni sul caso a Mr. Ricardo, e di conseguenza nemmeno al lettore, lasciando l'uomo con l'amaro in bocca e il lettore con un'infinità di dubbi.
Entrambi i personaggi sono stati creati da Mason proprio in questo romanzo, e il risultato è davvero notevole. Il personaggio di Hanaud ha una vivissima umanità evidenziata ancor di più dal sopraccitato umorismo, e in Mr. Ricardo la sovrana distinzione dandystica si unisce ad un'amabilità non meno sottolineata.
Tuttavia il romanzo non è privo di difetti, infatti la tensione narrativa diventa pressoché nulla raggiunta la metà del romanzo poiché al lettore vengono presentati gli elementi sufficienti per capire chi è l'assassino. La seconda metà della narrazione è quindi dedicata alla pura spiegazione dello svolgimento del delitto e altre delucidazioni secondarie.
In definitiva, si tratta uno dei migliori gialli che mi sia capitato tra le mani, il cui più grande pregio è la facilità con cui si legge grazie anche alle piacevoli battute di Hanaud.