L'amore ai tempi del colera



“L’amore ai tempi del colera”
Di Gabriel Garcìa Màrquez
Milano, 1985, Mondadori

Trad. di Angelo Morino
€ 12,00
Pagg. 376

Quando si parla di romanzi d’amore, è facile cascare nel banale del già detto e del già letto. Anzi, è proprio inevitabile: devono dunque essere narrazione a stile a rendere l’opera degna di nota. E in questo Marquez è un vero fuoriclasse, dimostrando come un amore autentico possa non lasciarsi insabbiare dal corso degli eventi, né dagli anni. Con la scrittura densa e ricca tipica dell’autore colombiano, si percorrono gli eventi che hanno portato l’allontanamento e il riavvicinamento di Fermina Daza e Florentino Ariza, dopo oltre cinquant’anni di altri amori e altre esperienze. È incredibile, infatti, ma così terribilmente struggente la costanza che Florentino dimostra nei confronti della sua amata, il desiderio di trovare pace in altri corpi e la consapevolezza di non riuscire mai a cancellare Fermina…

Senza patetismo, ma con i tratti di una commovente storia intessuta d’immaginario e di panorami distorti dal colera, Marquez traccia una meravigliosa favola moderna che fa appello direttamente ai sentimenti, senza passare attraverso le cortine – spesso fallaci – della morale comune. Il romanzo, già in sé bellissimo, è poi impreziosito dal lessico ricco che permea le descrizioni: il tutto apre i battenti della fantasia, e lascia spaziare la mente in un altrove dove l’amore è ancora il più forte dei valori.