La leggenda di domani


La leggenda di domani
di Maria Corti
San Cesario di Lecce, Manni Editore, 2007
con una prefazione di Cesare Segre e una postfazione di Anna Longoni

Una delle prime prove narrative della Corti, famosa luce filologica e critica letteraria pavese, La leggenda di domani è un racconto di meno di cento pagine, pensato per un dittico narrativo. L'opera, in lavorazione dal 1945, è stato proposto in parecchi concorsi, ma rifiutato e archiviato, forse per via della fortissima componente autobiografica che muove le fila del racconto. Infatti, la protagonista, la giovane Paola, fuggita dal collegio, sceglie di vivere nella masseria pugliese del pescatore Oronzo. Qui avviene la sua crescita, punteggiata dalla saggezza popolare e dal fascino di un panorama marino quasi visibile. La permanenza sarà turbata dall'arrivo di un ingegnere torinese che diverrà promesso sposo di Paola, e con la partenza dal paese si chiude la narrazione.

Quel che affascina, indubbiamente, è lo stile ineccepibile ma non per questo innaturale, con cui la Corti si addentra nel mondo dei pescatori pugliesi, come farà in seguito con l'acclamata Ora di tutti (1962). Senza cadere nella trappola di intellettualismi, la scrittrice non disdegna qualche riferimento al Verga dei Malavoglia, specie nella figura di Oronzo che sembra un meno stanco Padron 'Ntoni.

D'assoluto fascino anche il rapporto con la natura, sempre compagna della narrazione, ma descritta solo qua e là, senza indugiare in dettagli, ma cogliendo lo spirito che muove il mondo.

Quasi a commemorare la figura generosa e amata di Maria, quest'anno è stata pubblicata questa sua opera, curata da Anna Longoni e Cesare Segre che hanno illustrato la situazione testuale e contenutistica rispettivamente nella postfazione e nella premessa.
Da leggere, assolutamente!

Anathea