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Editori in ascolto - Elliot Edizioni

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Editori in Ascolto
--- intervista a Loretta Santini per Eliott Edizioni --

Quando è nata la vostra casa editrice e con quali obiettivi?
La Elliot è stata fondata nel 2007  con l’idea di creare un collettivo di lavoro composto da persone provenienti da esperienze decennali in diverse case editrici, persone libere di scegliere titoli di qualità e novità nel campo letterario internazionale.

Come è composta la vostra redazione? Accettate curricula?
Lavoriamo soprattutto con persone interne, non abbiamo praticamente consulenti esterni e molti dei giovani che lavorano sia in redazione che negli altri settori (ufficio stampa, ufficio diritti, commerciale…) sono stati assunti dopo uno stage.

Qual è stata la vostra prima collana? E il primo autore?
Siamo partiti subito con tre collane, due di narrativa (Scatti per la contemporanea e Raggi per i modern classic) e una di non fiction (Antidoti). I nostri primi autori sono dunque stati tre: Francesca Lia Block con il suo Angeli pericolosi (nella collana Scatti), Daphne Rooke con il romanzo Io e Mittee (nella collana Raggi) e Richard A. Posner con il Piccolo libro del plagio (nella collana Antidoti).

Se doveste descrivere in poche parole il vostro lavoro editoriale, quali parole usereste?
Direi che si lavora con grande passione e in un’atmosfera di grande condivisione e discussione tra tutti noi.

A distanza di 5 anni dalla fondazione della vostra casa editrice, quali obiettivi ritenete di avere raggiunto e a quali puntate?
Abbiamo raggiunto una buona riconoscibilità di marchio, sia a livello di linea editoriale che di progetto grafico e questo ci ha permesso anche di guadagnarci la stima di lettori che ci seguono assiduamente. Siamo soddisfatti della caratterizzazione delle nostre tre collane, ognuna con una personalità ben definita e ognuna che offre, nel suo genere, testi di qualità, lavorati con cura. Alle tre collane originarie se ne è aggiunta una quarta – Schegge – dedicata ai thriller, per la quale  cerchiamo romanzi che cerchino di apportare qualche elemento di originalità nel genere come è stato ad esempio con i libri di Sebastian Fitzek. Per il futuro vogliamo poter continuare a pubblicare bei libri, conquistando nuovi lettori e mantenendo quelli che ci seguono da tempo.

Un libro che vi è rimasto nel cuore e che continuerete a riproporre al vostro pubblico.

Più che un libro direi autori: Christopher Moore e Paul Torday. Di entrambi abbiamo ormai pubblicato numerosi titoli che hanno conquistato un folto gruppo di lettori appassionati. Per i fan di Moore abbiamo un’ottima notizia: a fine aprile pubblicheremo il suo nuovo romanzo, Sacre Bleu, una storia ambientata nella Parigi degli impressionisti, mentre di Paul Torday stiamo per uscire con il romanzo che gli ha dato il successo internazionale Pesca al salmone nello Yemen, da cui è strato tratto un film diretto a Lasse Hallstrom e interpretato da Ewan McGregor e Kristin Scott-Thomas.

Come vi ponete nei confronti delle nuove tecnologie?
Siamo presenti online, sia con il nostro sito che sui social network (Facebook, Twitter, Anobii…) ai quali nell’ultimo periodo stiamo prestando particolare attenzione, perché li consideriamo un ottimo mezzo per comunicare con i lettori, per fare arrivare i nostri libri a più persone possibile.
Non offriamo ancora i nostri libri in e-book ma stiamo lavorando per realizzare anche questo.

Cosa pensate delle mostre-mercato del libro? Hanno accusato forti cambiamenti negli ultimi anni?
Penso che siano comunque un’occasione unica per case editrici medio-piccole per conoscere un po’ più da vicino i propri lettori e tastare il polso al mercato, anche se in una dimensione ridotta.

Come vi ponete nei confronti dell’editoria a pagamento e del print-on-demand?
Noi non chiediamo alcun tipo di compenso o rimborso spese ai nostri autori né tantomeno li obblighiamo all’acquisto di un certo numero di copie. Questi due fenomeni vanno in una direzione molto diversa dalla nostra, che si basa essenzialmente sulla scelta, sulla selezione che permette di offrire ai lettori prodotti di qualità. L’editoria a pagamento e il print-on-demand vanno esattamente nella direzione opposta, ovvero verso la moltiplicazione di libri pubblicati senza che nessuno li abbia scelti, curati, editati e proposti al pubblico nella maniera giusta.

Ritenete che il passaparola informativo, tramite blog o siti d’opinione, possa influenzare il mercato librario? E la critica tradizionale?
La rete sta diventando un luogo di discussione e scambio di opinioni sempre più importante per quanto riguarda l’editoria: blog, siti e social network stanno creando un vero e proprio dialogo che a volte raggiunge i livelli della critica tradizionale e altre volte si limita alla chiacchiera tra amici. Ovviamente internet è un importante canale di promozione e di diffusione, ma non si può utilizzare in modo indifferenziato. Ci sono alcuni libri la cui promozione viaggia benissimo su internet e altri che hanno bisogno di canali più tradizionali.

Pubblico: quali caratteristiche deve avere il vostro lettore ideale?
Penso sarebbe meglio chiedere al pubblico quale sia l’editore ideale…

Un aspirante scrittore può proporvi i propri manoscritti? Come deve fare? Sono graditi consigli!
Accettiamo sempre proposte editoriali. Chi vuole proporci qualcosa deve inviare il proprio manoscritto in formato cartaceo all’indirizzo della casa editrice. I tempi di lettura variano dai 6 ai 9 mesi e, visto la quantità di materiale che riceviamo, riusciamo a rispondere solo nel caso in cui ci sia un reale interesse…

Qual è il vostro ultimo libro in uscita? Lo consigliereste perché…
È appena uscito “Le sorelle Soffici” del torinese Pierpaolo Vettori, un libro a cui teniamo molto e che ci ha colpito per le sue qualità letterarie. È un romanzo molto particolare e poetico, pervaso da un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. Lo consigliamo a tutti. 

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Intervista a cura di Gloria M. Ghioni


Riferimenti: il link al sito della Elliot Edizioni