in

Scrittori in ascolto: L'arte delle memorie sbagliate in "Dodici ricordi e un segreto" di Enrica Tesio

- -
Dodici ricordi e un segreto
di Enrica Tesio
Bompiani, 2017
Pp. 269
€ 17

Enrica Tesio lavora con le parole da, praticamente, una vita. Sembra un po' paradossale dirlo ma Tesio è una delle più brave e capaci copywriter d'Italia e da diversi anni rallegra un bel numero di affezionati lettori con i suoi blog pieni di ironia sulle contraddizioni della nostra società contemporanea, sempre con quel tocco di ironia e "amore per la nostalgia" che la contraddistingue. Bene, prendete questi elementi, aumentatene un pochetto la "dose" e avrete Dodici ricordi e un segreto, il nuovo romanzo giustappunto di Enrica Tesio edito da Bompiani.

Raggiungiamo l'autrice in uno splendente sabato mattina presso la Libreria Volta di Porta Ticinese in Milano: l'occasione è particolarmente ghiotta perché si tratta della prima presentazione, diciamo così, ufficiale del libro; Enrica Tesio ci pare davvero orgogliosa del suo lavoro, di un libro che, per sua stessa ammissione, "si presenta parecchio strano anche se in fase di pre-editing lo era ancora di più. Evidentemente è una mia caratteristica personale questa stranezza!". Già, Dodici ricordi e un segreto è sì un libro singolare, con tante situazioni e personaggi al limite del surreale ma, mai e poi mai, è di difficile lettura o appare lento in qualche suo passaggio.

La storia di Aura, giovane ventenne affetta da nistagmo, ovvero un disturbo visivo che porta ad un continuo sbattere degli occhi, alla ricerca dell'amato nonno Attilio (ben più che un semplice nonno), contravvenendo per altro allo stesso desiderio di quest'ultimo, prende il meglio della scrittura scattante e immediata della Tesio e copywriter e blogger. Infatti il lettore, nonostante la vicenda non sia esattamente delle più leggere o manchi di importanti passaggi che scavano a fondo nella psiche e nel passato dei personaggi, non si annoia mai, non ci sono tempi morti o segmenti ridonanti ma la scrittura, proprio come una perfetta sceneggiatura da spot, è essenziale, tagliente e arriva direttamente al nocciolo della situazione.

Dodici ricordi e un segreto è anche una storia che analizza da più punti di vista la memoria, evidentemente una delle "sane ossessioni" della scrittrice:
"Penso spesso a quanto la memoria sia importante nella nostra vita. E per memoria non intendo soltanto quella fedele e aderente ai fatti. A me quasi importa di più la memoria sbagliata, quella che noi stessi ci costruiamo in maniera autonoma. Questo libro è anche un modo per ragionarci, perché non è detto che la verità sia accolta allo stesso modo da tutti". 

Memoria e verità, in costante dialogo quindi ma anche segreti che sono costretti a venire fuori a galla:
"Non so se vi è mai capito ma penso di sì: per quanto uno si sforzi un segreto, prima o poi verrà a galla. Non si tratta di una legge scientifica bensì di una legge tutta umana. Ecco perché la storia di Aura, pur nella sua, spero, dolce assurdità, non pare essere troppo lontana dal vero".

Mattia Nesto