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E se le serie tv contenessero più filosofia del previsto?

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La filosofia spiegata con le serie tv
di Tommaso Ariemma
Mondadori, 2017

pp. 140
€ 15 (cartaceo)



La filosofia cerca la verità, il che non è detto che ci renda felici. Tuttavia essa può dirci la verità della felicità, ovvero che essa non è una cosa che si compra, ma qualcosa che accade. (p. 128)
Nel mondo contemporaneo la filosofia non smette di aiutare l'uomo a porsi interrogativi e, talvolta, a trovare possibili risposte. Ma è il fatto stesso di interrogarsi sulla vita a interessare maggiormente e a portare la ricerca di sé a un livello più profondo. Certamente, rispetto anche solo a un cinquantennio fa, la divulgazione filosofica ha cambiato modo per arrivare ai lettori: probabilmente oggi anche Luciano De Crescenzo potrebbe sembrare in parte polveroso, quando negli anni '70 e '80 la sua opera di divulgazione aveva dell'eversivo. 
Negli ultimi anni, la filosofia abbraccia altre discipline, dimostrando come tutto possa essere oggetto, interesse e causa della filosofia stessa. In questo volumetto appena uscito per Mondadori, Tommaso Ariemma unisce i suoi studi di Estetica all'esperienza di insegnamento nei licei. Infatti, la filosofia è una delle materie che a scuola ha subito più cambiamenti, per intercettare l'interesse dei più giovani. E cosa c'è di meglio delle serie tv, seguite se non addirittura idolatrate, per spiegare o perlomeno avvicinare gli studenti e i lettori al pensiero dei grandi filosofi? L'idea era venuta anche in "anni non sospetti", ovvero prima che le serie tv avessero tanto successo, a Simone Regazzoni, con il suo indimenticabile La filosofia di Lost (Ponte alle grazie), che nel 2009 suonava molto provocatorio. 

Ma la parola d'ordine del libro di Ariemma è un'altra: curiosità. La filosofia spiegata con le serie tv riesce fin dai titoli dei capitoli a conquistare i lettori: in che senso "Parmenide (true) detective" o "Platone attraverso Black Mirror"? O ancora, quali singolari attinenze possono avvicinare Aristotele a The Walking Dead e far entrare Machiavelli nella tenda dei Lannister? 
Anche se Ariemma introduce ogni capitolo con un brevissimo sunto della serie tv, utile a capire l'approccio al filosofo in questione, il vero fruitore di questo libro è chi mastica lo stesso linguaggio e conosce bene le serie citate. Questo infatti rende molto più godibili i raffronti, permette di guardare quei fotogrammi noti con uno sguardo più... filosofico. Tra personaggi che piacerebbero molto a questo o a quel filosofo, condividendo con lui una particolare visione, e atmosfere in cui i grandi personaggi del passato si sarebbero trovati a proprio agio, Ariemma fa una stimolante per quanto rapida incursione nella storia della filosofia, sdoganando confini temporali e sperimentando le infinite potenzialità dell'intermediale (purché nelle mani giuste, ovvero di chi padroneggia entrambi i media presi in esame). 

GMGhioni