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#LectonInFabula incrocia #CriticARTe - Francesca Pascale e la storia dell'arte

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Davvero la storia dell'arte è noiosa? E a che età si può cominciare a introdurre i piccoli alla scoperta delle nostre meraviglie? In questa prima settimana di #LectorInFabula, un incontro speciale, che intreccia la nostra nuova rubrica dedicata alla letteratura per l'infanzia alla rubrica di #CriticARTe. Infatti, siamo con Francesca Pascale, che ha saputo mettere al servizio dell'insegnamento la sua esperienza ultra-specialistica in Beni Culturali e nei musei di arte contemporanea. L'arte, oltre che una disciplina, è anzitutto creatività, cultura e divertimento. 
Francesca, oltre a tenere molti laboratori artistici con i bambini, ha pensato a un nuovo metodo di insegnamento della storia dell'arte per i più piccoli, grazie a una collana di storie illustrate, "Le avventure di Sbuccia e Puntino", di cui vediamo qualche immagine. Una favola? Non solo, si tratta di un progetto ben più ampio e meritevole. Per questo siamo molto felici di avere Francesca nel Salotto di CriticaLetteraria. 

È cosa risaputa che, davanti alla gita al museo, i bambini sbuffano. È anche vero che spesso è solo sbagliato il modo di proporre l’arte. Vuoi raccontarci la tua idea per insegnare l’arte e incuriosire i bimbi?
Certo, io credo che insegnare storia dell'arte ai bambini sia come raccontare una favola. Ogni quadro ha una storia che lo rende unico e avvincente, solo che spesso non viene veicolata nel modo opportuno. Io stessa mi ricordo che mi annoiavo da piccola quando mi portavano al museo...perchè l'idea collettiva è che i bimbi non possano capire, che sia troppo difficile per loro.
Invece non è così: tanto quanto a tre anni riconoscono ogni personaggio dei loro cartoni animati preferiti, possono imparare qualcosa sull'arte, bisogna solo renderla una bella avventura!

Sulla pagina Facebook di “L’arte vista così” più che spiegare il tuo metodo, lo mostri: video, foto, progetti e laboratori realizzati o in realizzazione con i bambini. Quali esperienze ricordi con particolare piacere?
Ogni laboratorio è magico, anche se lo ripeto più volte, perchè ogni classe, ogni bimbo, interpreta il lavoro e i materiali a modo suo. Mi diverto molto con i bambini e riescono sempre a sorprendermi!
Un aneddoto divertente riguarda Nascita di Venere, di Botticelli. Stavo raccontando la favola con il personaggio di “conchiglia” che aiuta il vento a portare Venere a riva, quando, ad un certo punto, i bimbi hanno notato che la Dea era nuda, coperta solo dai lunghi capelli biondi.
Senza fare una piega, vedo una mano alzata che mi chiede: “ma...non avrà freddo così?!” Ho riso molto.

Si sente sempre più spesso parlare di escludere completamente la storia dell’arte dalle scuole: per quali ragioni, a tuo parere, bisognerebbe invece mantenerla e forse rafforzarla?
Perchè è meravigliosa, tanto per cominciare! Imparare storia dell'arte significa conoscere storia, letteratura, filosofia, religione e geografia. Ogni materia non può prescindere dall'altra e viviamo in un Paese ricco...molto ricco da questo punto di vista: abbiamo città storiche che tutto il mondo ci invidia e quindi il dovere di insegnarla sapendo cogliere l'interesse dei piccoli.
Credo che sarebbe un passo indietro per la scuola se la escludessero. Forse potrebbero cambiare l'approccio, più che altro, ma questa è una questione più lunga e spigolosa.


CLetteraria's Francesca Pascale album on Photobucket

E arriviamo alle avventure di Sbuccia e Puntino. Come è nata l’idea della collana?
La collana nasce per aiutare a contestualizzare opere e artisti. Per raccontare le loro storie con leggerezza ma anche con precisione. I protagonisti, Sbuccia e Puntino, durante i dieci numeri della collana, verranno catapultati in epoche diverse, e conosceranno i pittori e gli artisti che hanno cambiato qualcosa nella storia dell'arte.
Una pagina delle avventure di Sbuccia e Puntino
(Clicca sull'immagine per ingrandire)
Durante la lettura, i bambini imparano molti dati storici senza neanche rendersene conto. Nel primo libro su Renoir, per esempio, girano per Parigi e si accorgono che non è ancora stata costruita la Torre Eiffel, oppure incrociano Degas che era contemporaneo dell'artista, appunto.
L'insegnamento cede spazio al divertimento più puro grazie a questo nuovo metodo!

In fondo, ognuno di noi ha sognato di viaggiare in un quadro: per Puntino e Sbuccia questo è possibile. Vuoi anticiparci alcuni dei quadri in cui si “immergeranno” i piccoli protagonisti?
Nel prossimo numero incontreranno Botticelli, conosceranno i Medici e faranno un giro interessante per Firenze!
Seguiranno Leonardo, Tiziano, Caravaggio, Canaletto e ancora Magritte, Turner e Boccioni. Sarà simpatico girare nella Milano di Leonardo da Vinci e, circa quattro secoli dopo, in quella di Boccioni...troveranno tutto diverso!

Ora una domanda per la nostra rubrica neonata di #LectorInFabula. Come possono unirsi al meglio l’arte e la letteratura per l’infanzia a tuo parere? Quale rapporto ci deve essere tra illustrazioni e testo?
Penso che si debba lasciare ampio spazio alle illustrazioni, che stimolano la fantasia dei bambini e aiutano a imprimere i concetti senza grande sforzo. Dipende dalle età, naturalmente, e dalla predisposizione di ognuno, ma credo fermamente che l'immagine sia un grande aiuto per il testo. Avranno tempo tutta la vita poi, per scegliere letture più complicate, no?

E allora non possiamo che farti un enorme in bocca al lupo! 


Per saperne di più:
- Il sito di Francesca: http://www.artevistacosi.org/
- Le avventure di Sbuccia e Puntino: clicca qui
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Intervista a cura di GMGhioni