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#CritiCOMICS: Claymore, le streghe dagli occhi d'argento

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Claymore
di Norihiro Yagi

volumi pubblicati: 23
ed. italiana: Star Comics

In un mondo fantastico ispirato al medioevo europeo, degli esseri demoniaci chiamati Yoma si nascondono tra gli umani prendendone le sembianze per poterli poi divorare e nutrirsi delle loro interiora. Una misteriosa organizzazione di cui non si conosce nemmeno il nome ha creato delle potenti guerriere chiamate Claymore, come il lungo spadone che impugnano, allo scopo di eliminare gli Yoma e proteggere gli umani, il tutto sotto lauta retribuzione.


Le guerriere Claymore vengono create unendo il sangue e la carne di uno Yoma con quello di una ragazza tramite un misterioso procedimento conosciuto solo dall'organizzazione. La guerriera che ne deriva è quindi un'ibrido tra uno Yoma e un essere umano caratterizzata da occhi color argento, bellezza ultraterrena e capelli chiarissimi. Gli occhi delle Claymore sono in grado di distinguere uno Yoma da un essere umano, mentre l'unione con la carne e il sangue demoniaco donano loro forza e agilità sovrumane, in grado di competere con quelle degli Yoma e quindi di abbatterli. Tutte le Claymore incorrono però in un triste destino: più si servono dei loro poteri demoniaci per combattere gli Yoma, più perdono la loro umanità e rischiano di trasformarsi loro stesse in demoni ancor più letali dei normali Yoma, chiamati Risvegliati. Quando una Claymore sente che la sua parte demoniaca sta per prevaricare la sua coscienza umana chiede ad un'altra guerriera di decapitarla in modo da poter morire come un'umana e non come Yoma, conservando così l'ultimo briciolo di umanità che le rimane. 

Clare è la più debole delle 47 guerriere dell'organizzazione, fredda e distante da qualsiasi rapporto umano, come le sue compagne, fin quando non incontra Raki, un ragazzino la cui famiglia è stata sterminata da uno Yoma che Clare è stata incaricata di eliminare. A lavoro finito Raki decide di seguire Clare nei suoi incarichi e dopo un iniziale rifiuto da parte della glaciale guerriera riesce a farsi accettare da lei. Comincia così per i due un difficile viaggio costellato di sangue e morte, un viaggio molto più difficile di quello di qualsiasi altra Claymore, perché Clare non è come le altre guerriere, nasconde un segreto ed un ambizioso obbiettivo...

Leggere Claymore significa immergersi in un mondo oscuro, dove crudeltà, disperazione e orrore sono esaltati dagli stupendi disegni di Norihiro Yagi. La trama, splendidamente congegnata e narrata con maestria coinvolge il lettore trascinandolo a forza dentro le emozioni delle attraenti e letali guerriere. Yagi dimostra, infatti, un talento peculiare, ovvero quello di riuscire a far immedesimare un lettore maschile in personaggi femminili capovolgendo qualsiasi stereotipo di genere, grazie anche all'ambiguità e al tormento interiore di ogni guerriera Claymore, a prima vista dotate di bellezza fatata, orribili e devastanti quando ricorrono ai loro poteri demoniaci durante gli scontri.


Anche se la protagonista del manga è una ragazza, le tematiche trattate sono tipiche di uno shonen: l'accettazione di se stessi, l'apertura verso gli altri, l'abbattimento delle proprie barriere emotive, il voler diventare sempre più forti per raggiungere l'obbiettivo finale. Yagi dimostra a tutti gli effetti come il fascino fisico femminile delle guerriere Claymore possa combaciare con tratti caratteriali che tipicamente vengono assegnati a personaggi maschili, riconfermando ancora una volta l'abilità degli autori giapponesi di giocare con il concetto di sessualità, di cui abbiamo parlato qui.

Gli appassionati dei generi shonen/seinen non potranno fare a meno di notare le somiglianze di quest'opera con una pietra miliare del manga giapponese: Berserk.
Fin dalla sua pubblicazione Claymore è stato infatti definito come il "Berserk al femminile" ed in effetti i punti di contatto tra i due manga sono abbastanza evidenti: sia Gatsu, il protagonista di Berserk, che Clare combattono usando un grande spadone a due mani, si scontrano contro umani che si trasformano in enormi demoni ("Risvegliati" in Claymore/"Apostoli" in Berserk), è presente una figura più debole del sesso opposto che insegna ad i protagonisti a provare sentimenti d'amore (Raki/Caska), l'antagonista principale apparteneva alla fazione del protagonista prima di perdere la propria umanità (Priscilla/Grifis), vi è un simbolo che marchia il protagonista (Stemma Claymore/Marchio del Sacrificio) e altri piccoli dettagli che di sicuro non sfuggiranno a chi ha già avuto il piacere di leggere Berserk.

Tuttavia Norihiro Yagi attinge anche dai racconti di Andrzej Sapkowski, il polacco che ha dato vita al personaggio di Geralt di Rivia e alla saga di The Witcher, di cui abbiamo parlato qui.
Le Claymore vengono create inserendo sangue e organi di Yoma all'interno del corpo di una ragazza, molto similmente a quanto avviene nei racconti di Sapkowski in cui i Witcher vengono creati facendo ingerire a dei ragazzi delle pozioni ricavate da erbe e organi di esseri mostruosi che inducono i loro corpi a sviluppare delle mutazioni utili al combattimento. Inoltre, sia nel lavoro di Yagi che in quello di Sapkowski sono presenti delle organizzazioni che si occupano di eliminare dei mostri per proteggere gli umani, così come è simile l'attitudine degli esseri umani nei confronti delle Claymore o dei Witcher che vengono sempre emarginati e temuti dalle stesse persone per le quali rischiano continuamente la vita.

Il design dei Risvegliati ricorda invece lo stile di H.R. Giger, celebre artista che ha dato forma ai mostri del famoso film Alien. La scelta di Yagi si integra perfettamente con l'atmosfera tenebrosa ed inquietante del manga dotandolo di un impatto visivo a tratti turbante.

Il manga appare per la prima volta in Giappone nel gennaio del 2002 distribuito dalla Shueisha nel suo mensile Jump Square, come di consueto per i manga di successo, i capitoli vengono raccolti in tankobon, ad oggi 23 nel paese del sol levante, mentre in Italia i volumetti sono ancora 22 e sono stati pubblicati dalla Star Comics a partire da giugno 2005. La serie non è ancora conclusa ma un adattamento anime è già comparso nel 2007, composto da 26 episodi, che però nel finale si discostano dalla trama originale dando alla versione animata un finale alquanto precipitoso.

In definitiva Claymore è un manga di altissima qualità, rivolto ad un pubblico che non si fa intimorire dalla presenza di elementi splatter e horror, dotato di personaggi affascinanti, una trama avvincente e tematiche mature che sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

A. Dario Greco