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Un progetto ambizioso: RomaEuropa Fake Factory

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REFF RomaEuropa Fake Factory
La reinvenzione del reale attraverso pratiche critiche di remix, mashup, ricontestualizzazione, reenactment
a cura di C. Hendrickson, S. Iaconesi, O. Persico, F. Ruberti, L. Simeone
Fake Press, 2010

Prefazione di B. Sterling
€ 30.00
pp. 284

In quale direzione sta andando la cultura contemporanea? Dove l'arte? A queste domande prova a rispondere il progetto di REFF (Roma-Europa Fake Factory), nato nel 2008: 
Quando il regolamento del concorso Romeuropa Web Factory, promosso da Fondazione Romaeuropa e Telecom Italia, attira l'attenzione di un gruppo di artisti e di attivisti. La miccia, ancora una volta, è la proprietà intellettuale. Il disclaimer legale del concorso obbliga i partecipanti a cedere unilateralmente i diritti di utilizzo e sfruttamento dele proprie opere; le opere frutto di remix, mashup e manipolazione sono escluse dal concorso; Fondazione Romaeuropa e Telecom Italia detengono tutti i diritti di sfruttamento sui lavori scritti, compreso quello di remixarle: Fondazione e Telecom possono remixare, gli artisti no. 
Così si legge nell'Autoritratto che apre gli interventi del presente volume. Comprensibilmente, da parte gli artisti è nato un profondo sdegno, amplificato da un passaparola informatico potente. Da qui, l'idea di creare un "fake", ovvero una competizione alternativa, che affianchi e riveda il concorso ufficiale, liberando gli artisti dai vari gioghi legali. Il risultato è stato dirompente. 

REFF fa dell'eterogeneità e della libertà artistica due valori massimi: al progetto partecipano professori, fotografi, pittori, scultori, ricercatori, studenti. E i contributi sfruttano tutte le possibilità combinatorie che permettono le diverse discipline: remix, mashup, riletture, citazioni, rielaborazioni sono le pietanze offerte alla mensa del progetto. Il pane è la tecnologia, fondamentale per gustare il tutto: oltre all'interdisciplinarità, è fondamentale l'ipertestualità
Infatti, REFF si avvale dei più recenti mezzi tecnologici, come Qrcode e Fiducial Marker per integrare i testi di immagini e approfondimenti che, altrimenti, difficilmente troverebbero spazio sulla carta. Così, ad esempio, vengono abolite le note a pié di pagina: basta avere un cellulare di ultima generazione o un computer per andare a scoprire, ad esempio, le biografie dettagliate degli autori, o per trovare musiche e immagini che accompagnino la lettura. Inoltre, il sito web (clicca qui) è in continuo aggiornamento: ora si possono apprezzare gli interventi anche su iPhone e su iPad, grazie ad applicazioni specifiche. 

Inoltre, attrae la totale assenza di confini di REFF, geograficamente (gli autori provengono da diverse parti del mondo) e culturalmente: non si conosce il destino di questo progetto, ma si assiste al suo continuo arricchirsi di contributi. Dall'idea iniziale di una competizione si è ora davanti a un interessante esperimento di work in progress: non resta che restare "updated" e osservare quali intelligenti proposte verranno prossimamente da REFF.

Ricordo, infine, che si può anche prenotare il libro in versione cartacea: clicca qui. E un giorno, chissà, si potrebbe anche partecipare in prima persona! 

Gloria M. Ghioni