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"Questo amore", unico e irripetibile

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Titolo: Questo amore
Autore: Roberto Cotroneo
Prezzo: € 16,00
Dati: 137 p., rilegato
Anno: 2006
Editore: Mondadori



Certi libri li leggi:
a) perché ti hanno consigliato (oppure ordinato, chissà) di farlo
b) perché hai già letto qualcos’altro di quell’autore, e ti è piaciuto
c) perché l’hai visto pubblicizzare e ti sei incuriosito
oppure, ancor più semplicemente:
d) perché vagabondando per la libreria hai adocchiato quel volume e ti è piaciuto il titolo (e la copertina, non dimentichiamo la copertina).
E’ stato proprio questo il modo in cui mi è capitato tra le mani il romanzo di Cotroneo. Il titolo sta lì, bianco e piccolo, a capo della pagina – disarmante, diretto, senza preamboli.
“Questo amore”.
La copertina è azzurra, di quell’azzurro carico di certe giornate di fine estate – quell’azzurro-turchese che non riesci a capire se è allegro o triste. Di spalle, sbiadito, il volo di due gabbiani e la mano di una donna (o un uomo? o un bambino?) tesa verso di loro.
Sa di casa questa copertina, non so se mi spiego.
E’ come se ti proiettasse in avanti, facendoti quasi cadere “dentro” il libro.
“Questa dovrebbe essere una recensione, ricordatelo”.
“Sì, scusami Gloria, non volevo”.
E allora il libro l’ho comprato, all’inizio ho spiluccato qualche pagina (non potevo far di più, troppi compiti a scuola). Poi però, le pagine che ti divori diventano sempre di più – aumentano e aumentano e aumentano.
Avete presente quando la voglia di vedere cosa succede dopo è talmente forte che non vuoi vedere altro che il Tuo Libro? E diventi scorbutico con quelli che ti interrompono?
Ecco!
Perché certi romanzi non raccontano storie. Quelle che raccontano, indubbiamente, sono Storie. Con la S maiuscola.
E l’amore di Anna e Edo Palmieri (personaggi realmente esistiti, amici dell’autore). Lei, insegnante di lettere, lui, ex calciatore innamorato della poesia che vuole prendere la maturità classica dopo gli studi interrotti… e aprire un negozio di libri.
Non vi racconto nient’altro perché, detto da me, sembrerebbe una storiella scialba da soap opera – e poi non voglio rovinarvi il finale. L’unica cosa che vi posso dire è che questo non è solo un romanzo, non è solo la storia di due cuori uniti dall’amore. E’ l’esaltazione della poesia dell’anima e dell’anima della poesia, per dirla così; è il riflesso della memoria sui frammenti di due vite parallele. Perché, forse, l’assenza e la presenza, il sonno e la veglia possono confondersi tra loro…

In questa casa ogni dettaglio racconta un’attesa. Questa casa di memorie trasparenti come vetri. Dove le pareti lasciano vedere le stanze. Questa casa di albe non cercate, e di sonni agitati. Come posso dormire tranquilla se il tempo non si ferma un attimo nel sonno?