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Dove sta "l'inquietante presenza"?...

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I Racconti dell'oltretomba
di Ambrose Bierce

Traduzione italiana: Gianni Pilo

Saggio di presentazione curato da Gianni Pilo
dal titolo: "Ambrose Bierce, maestro dell'orrore breve"


Editore: Newton Compton

Collana: Tascabili Economici Newton

Anno: 1993 - pagg.: 98



Premetto: è la prima volta che mi addentro ad una lettura del genere.
L'introduzione di Gianni Pilo rende merito all'uomo Bierce e, di riflesso, al suo modo di scrivere (giornalisticamente parlando), sempre indipendente da qualsiasi legame politico - cosa questa che non poco lo danneggierà quanto ad instabilità lavorativa.
I racconti presenti in questo libercolo trattano della Morte e delle sue diverse forme e presentazioni.
Sono racconti sicuramente molto ben scritti ( anche qui, come qualsiasi opera tradotta, è difficile riconoscere quanto merito vada allo scrittore e quanto al traduttore...).
Non una volta ho avuto la sensazione di perdermi, infatti, tra le righe.
Ma forse, proprio questa "limpidezza" narrativa toglie suspance alla lettura.
L'ambiguità, a mio parere, quando si ha a che fare con la partecipazione di "morti" come in questa raccolta, puo' essere decisiva dal punto di vista descrittivo delle scene.
Alcuni racconti sono di ottima fattura, piu' spesso invece ho trovato la relazione "mondo dei vivi-mondo dei morti" troppo ben delineata e definita.A parziale scusante dell'autore, va ricordato che sono questi dei racconti brevi e quindi risulta piu' difficoltoso "condensare" quella suspance e quell'ambiguità "narrativa" di cui parlavo in poche pagine.
Sono qui raccolti, in edizione italiana, i seguenti brevi racconti:
Macarger's Gulch, The Death of Halpin Frayser, The Street under the Moon, An Inhabitant of Carcosa, The Ghost's House, Beyond the Wall, The Message, An Occurrence at Owl Creek Bridge, A Summer Night, The Stranger, Oil of Syrup, A Resumed Identity.

Sospendo qui la critica, in attesa di poter essere smentito (magari da altri libri dello stesso Bierce!)...